Vivere senza social network e minimalismo digitale

Ti sei mai sentito sopraffatto?
Intendo quella sensazione in cui ti trovi costantemente in affanno a rincorrere (non si sa bene cosa) e non riesci più ad avere tempo né per te, né per le cose veramente importanti.
Perché te lo chiedo?
Perché credo fortemente che i social media e la tecnologia siano i principali colpevoli di questa situazione… o per meglio dire, i colpevoli siamo noi che glielo permettiamo.
The social dilemma: vivere o non vivere senza social network?
Lo sai che in America è aumentato a dismisura il tasso di suicidi correlati ai social media nella generazione Z (nati dopo il 1996)?
Proprio in questi giorni mentre sto scrivendo l’articolo, è uscito su Netflix il documentario the social dilemma, nel quale molti ex-dipendenti dei più famosi social network, spiegano il meccanismo-trappola alla base dei loro algoritmi.
Non voglio farti perdere tempo dilungandomi sui dettagli scientifici di quello che viene spiegato lì dentro, ma ti basti sapere che tutti loro, si sono licenziati a causa del modo non etico in cui tali strumenti vengono ora utilizzati.
Ne sono talmente sfiduciati da aver deciso di tenerne ben lontani anche i loro figli.
Devo ammettere che pur avendo studiato psicologia e lavorando nel marketing ho trovato the social dilemma veramente interessante e ben fatto, quindi sicuramente te lo consiglio se vuoi approfondire questo tema.
Ma torniamo a noi
Vivere senza Facebook e Instagram?
Analizziamo per un secondo la realtà in cui viviamo:
Per molti di noi al lavoro le giornate si consumano tra valanghe di e-mail, video-call e riunioni, il tutto rigorosamente davanti al pc.
Nel tempo libero invece siamo monopolizzati dai social media che ci richiedono costante attenzione.
Le notizie durano SOLO 24 ore.
Il risultato? Passiamo le nostre giornate a premere il pulsante di aggiornamento perché “non sia mai che mi perda qualcosa”.
Il discorso è molto ampio, ma la paura di perderci qualcosa (FOMO) è una delle cose che ci frega e non ci fa staccare neanche un secondo dallo smartphone.
Se stai pensando “cazzate, a me non succede” ti invito ad andare nelle impostazioni dei tuoi social network e dare un’occhiatina alle statistiche di utilizzo, resterai senza parole!
Ora però ti invito a riflettere:
Ti interessa davvero sapere cosa combinano Ignazio Moser e Cecilia Rodriguez nel loro tempo libero o se la tua ex compagna di liceo che non vedi né senti più da anni è stata dall’estetista? o di vedere l’ennesima foto del cane di tua cugina?
Io non penso proprio!
Ma sai quanto ti costano giornalmente queste inutili informazioni? ORE del tuo tempo libero!
Ore che potresti utilizzare per dedicarti a cose ben più importanti.
Vivere senza social network per non farti influenzare
I problemi dei social network però non si fermano qui, non li usiamo infatti solo per informarci, ma inconsciamente anche per sentirci meglio, per sfogarci, per sentirci apprezzati.
E quindi viviamo per veder comparire sullo schermo del nostro smartphone mi piace, cuori, retweet e condivisioni.
Trattiamo le notifiche come fossero manifestazioni d’affetto e attenzione e quando queste vengono a mancare, immancabilmente ci sentiamo male.
Scommetto che ti è capitato di cancellare un post solo perché nessuno ti aveva lasciato un cuore o un like e per questo di rimanerci anche male.
E allora ti invito a riflettere di nuovo:
Non ti sembra stupido farti influenzare da 4 like lasciati da persone di cui in fin dei conti nel 90% dei casi non ti interessa un fico secco?
Ovviamente non è per niente facile uscire da questo loop, in quanto questo è causato da un algoritmo estremamente performante che sa perfettamente cosa mostrarti per farti utilizzare sempre di più le piattaforme in questione.
Tutti i social sono stati progettati per questo e più passa il tempo, più le intelligenze artificiali che li animano, diventano bravi a farlo.
Ti basti pensare che i social network vengono trattati dalla comunità scientifica e dagli stessi ideatori alla stregua delle dipendenze da sostanze, cosa questa che dovrebbe per lo meno farti venire il dubbio che forse vivere senza Facebook & Co potrebbe non essere una brutta idea.
Ora prima che tu scappi a gambe levate, voglio dirti che esiste un antidoto indolore a tutto questo: il minimalismo digitale.
Il Minimalismo digitale: la definizione di Cal Newport

La definizione di minimalismo digitale è da attribuire al Professore americano Cal Newport, autore del libro con l’omonimo titolo che ti consiglio assolutamente di scegliere come tua prossima lettura. (Se ti va di leggerlo puoi trovarlo qui)
Se hai già letto la mia storia saprai che per me è stato fondamentale!
Vivere senza social network è stata infatti la prima cosa che ho fatto nel mio percorso di “transizione” verso il minimalismo.
Ma quindi cos’è il minimalismo digitale?
Ecco la definizione di Cal Newport:
“E’ una filosofia di utilizzo della tecnologia che prevede la scelta accurata di un numero ristretto di attività digitali (app, siti, servizi online) che siano in linea con i nostri valori e l’eliminazione volontaria di tutto il resto.”
In altre parole, non si tratta di vivere senza social o tecnologia, ma semplicemente di imparare ad usarla a nostro favore e non viceversa.
Come negare infatti l’utilità di Google Maps, Spotify, Uber, Whatsapp o delle E-mail?
Ma anche dei gruppi Facebook, fonti inesauribili di consigli, che hanno rimpiazzato i forum in una forma più snella.
Twitter avendo cura di selezionare fonti affidabili e variegate, può essere utile per tenersi informati.
Assicurati però di informarti anche altrove e verificare sempre le fonti prima di condividere o arrabbiarti per qualcosa!
Instagram invece può esserti utile se sei un imprenditore o un creator digitale per farti conoscere e ispirarti
…a costo di smettere di seguire profili inutili e tenere solo quelli che ti danno veramente qualcosa e che ti ispirano ad essere migliore!
LinkedIn se usato bene, è utilissimo per trovare lavoro, ma non lo è più se passi le ore a leggere interventi senza costrutto, sballonzolato da un profilo all’altro.
E YouTube? Assolutamente fantastico se trattato come una sorta di Tv alternativa dove girano solo programmi che ci interessano. Non lo è più però se ti assorbe per ore, distogliendoti da cose ben più importanti.
Come vedi, tutti questi strumenti possono essere estremamente positivi per noi se sappiamo come utilizzarli, ma diventano letali se li utilizziamo a sproposito per ore e ore nel corso della giornata.
Iniziare col minimalismo digitale per utilizzare la tecnologia in modo consapevole
Dopo tutte queste parole ti starai chiedendo come attuare il minimalismo digitale in maniera concreta
La risposta è facile: dandosi delle regole e creando una routine!
- Regola n.1 = Decidere quali app utilizzare
Fai uno sforzo e capisci quali sono per te i social e le app veramente “irrinunciabili” e cancella dallo smartphone tutte quelle che non lo sono. (Calma, non andrà tutto perso, basterà riscaricare la app dallo store se vorrai riutilizzarli) - Regola n.2 = Decidere quando utilizzarle
Per tutto quello che ci siamo detti, è importante stabilire i momenti in cui potrai usarli e quelli in cui invece no.
Io ti consiglio di creare una routine giornaliera e individuare all’interno della stessa, dei momenti morti in cui poter utilizzare i social senza che questi interferiscano con le tue attività. - Regola n.3 = Decidere per quanto tempo utilizzarle
Questa è secondo me la regola fondamentale! Devi stabilire un tempo massimo in cui usare i social e quel tempo deve essere ristretto!
Io ad esempio all’interno della mia routine riservo un solo breve momento di “cazzeggio” sui social all’interno della mia giornata, rigorosamente di sera e SOLO dopo aver fatto tutto quello che mi ero prefissata di fare.
A questo punto del mio percorso mi capita anche di passare alcuni giorni in cui certe piattaforme nemmeno le apro e ti assicuro: sto incredibilmente meglio!
(Se vuoi saperne di più riguardo a come si crea una routine efficace, puoi leggere questo articolo).
In conclusione, vivere senza social network non è impossibile, ma non è nemmeno necessario e se hai letto tutto l’articolo, hai tutti gli strumenti per prendere una decisione più consapevole.
Dipende solo da te, vuoi smettere di farti sopraffare e iniziare a riprenderti il tuo tempo?
INIZIA SUBITO!
Se ti è piaciuto l’articolo, fallo leggere a qualche tuo amico o famigliare che non sa vivere senza social network, gli farà bene!


8 Comments
Pingback:
Pingback:
Me
Credo che bisogna tornare a usare veramente meno i social e a sollecitare i professori a imparare a usare i social senza abusarne senza diventarne schiavi…trovo L articolo molto utile.
Steffy91
Grazie mille per il tuo contributo!
Io
Parole sante!dovremmo far circolare di più queste informazioni ..soprattutto a scuola..tramite i professori a insegnare ai ragazzi la vera condivisione i giochi di gruppo veri…come si faceva qualche anno fa ..neanche tanti..
Giusy
Che bello quest’articolo. Sono contenta che ci siano persone che la pensano come me sui social. La mia fregatura è che, pur detestandoli, soprattutto Instagram, se me lo ritrovo come app nel telefono è la fine..è come la sirena di Ulisse, non riesco a non entrarci e iniziare a scrollare fino a che non mi sveglio dalla sua ipnosi. Ecco perché ho deciso di eliminare totalmente i social, per ora non riesco a darmi delle regole nel loro utilizzo, parlo di Instagram soprattutto. Ogni tanto, nei momenti morti, la tentazione di riscaricarla è tanta ma cerco altro da fare tipo leggere un libro, scrivere ad un amico, sistemare casa..
Stefania
Cara Giusy, grazie per aver portato la tua testimonianza! Le sirene di Ulisse sono proprio una metafora accurata, ahinoi…Se mai deciderai di riscaricarla, perché non provi ad entrare su Insta solo per cercare/vedere qualcosa di specifico? Io faccio sempre così nei momenti in cui mi concedo di utilizzarla e dopo un primo periodo di adattamento risulta molto facile non scrollare a caso!
Pingback: